Nicolò Vignatavan - Una nuova definizione etimologica di insegnamento: "Ex-in-segnamento"

A new etymological definition of teaching

Nicolò Vignatavan

Teaching has been, is and always will be a key element for society in every historical epoch and latitude since each sector from which it is composed lays the foundations of literacy, education and culture.

If the role of a teacher is well known because most have known their teachers since elementary school, the etymology of the word "teaching" is not evident to most people.

This word derives from the Latin IN-SIGNUM: "IN" is the prefix indicating movement of place, direction, projection and vector grammatically, otherwise expressed as "from -> to". "SIGNUM" is a noun of the second declension in the  accusative and indicates a sign or signal, and the code conveying the knowledge to be directed. From this definition it is evident that teaching is the practice in which a teacher or  possessor of knowledge transmits this knowledge to the devoid students who receive it.

But, is this really the only meaning offered to us by this word that can fully describe the role of a teacher, or, does turning the perspective upside down give us a new semantic vision?

Let us try to replace "IN" with the prefix "EX" which indicates movement of place in Latin for an exiting movement, a movement of resurgence, and a movement of emergence, "to -> from": from this we obtain a new terminology, EX-SIGNO, an ablative noun  which we can interpret  as  an extrapolation, a pulling out of , and recognition of  the signal and the inclination. Working in these terms, we find, in my opinion, the second meaning that underlies the concept of teaching which is complementary to the first and  identifies the teacher as that figure able to recognize the pre-existing knowledge in the students and makes it emerge according to their inclination, singular and unique as it may be.

It is therefore necessary to propose a new terminology in this regard: the teaching of a lesson held by a teacher will not be understood only as INSTRUCTION, but also as EXSTRUCTION.
Having said that, in conclusion, a good teacher should be able to oscillate between the two positions described above: on the one hand, assessing the level of knowledge acquired by the students in objective terms and according to traditional criteria and, on the other hand,  recognizing and bringing out the specific inclination of each one of them and the subjectivity with which they pose in relation to the subject in question.






L’insegnamento è stato, è e sempre sarà, in ogni epoca storica e latitudine, un elemento cardine per la società, poichè, per ciascun settore da cui essa è composta, pone le basi dell’alfabetizzazione, dell’istruzione e della cultura.

Se il ruolo dell’insegnante è ben noto, poichè fin dalle scuole elementari siamo abituati a conoscerlo, non è evidente, al contrario, ai più, l’etimologia della parola “insegnamento”.

Tale vocabolo deriva dal latino IN-SIGNUM: “IN” è il prefisso indicante, grammaticalmente, il moto a luogo, la direzionalità, la proiezione, il vettore, il “da -> a”. “SIGNUM” è un sostantivo della seconda declinazione in accusativo ed indica il segnale, il segno e il codice veicolante la conoscenza da direzionare. Da questa definizione risulta evidente come l’insegnamento sia quella pratica in cui il docente, possessore della conoscenza, la trasmette agli alunni che, scevri, la recepiscono.

Ma è davvero questo l’unico significato offertoci da tale vocabolo in grado di descrivere, in toto, il ruolo dell’insegnante, oppure, capovolgendone la prospettiva, esso ci regala, in merito, una nuova visione semantica?

Proviamo a sostituire ad “IN” il prefisso “EX”, indicante, in lingua latina, il moto da luogo, dunque il movimento di uscita, di risalita, di emersione, l’”a -> da”: da ciò ricaviamo una nuova terminologia, EX-SIGNO, con il sostantivo in ablativo, che possiamo intendere come l’estrapolare, il tirar fuori, il riconoscere il segnale e l’inclinazione. Operando in questi termini, ci troviamo di fronte, a mio parere, al secondo significato che sottende il concetto di insegnamento, complementare al primo, che identifica il docente come quella figura capace di riconoscere la conoscenza preesistente negli alunni e farla emergere, secondo la loro inclinazione, singolare ed unica.

Risulta necessario, dunque, proporre, in merito, una nuova terminologia: la lezione del docente non sarà da intendersi solamente come INSEGNAMENTO, bensì anche come EXSEGNAMENTO.

Detto ciò, in conclusione, il buon insegnante dovrebbe essere in grado di oscillare tra le due posizioni precedentemente descritte: da un lato valutare il livello di conoscenza acquisita dagli alunni, in termini oggettivi e secondo i criteri tradizionali e, d’altra parte, saper riconoscere e far emergere la specifica inclinazione di ognuno di loro e la soggettività con la quale si pongono in relazione alla materia in esame.



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